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Hegel e lo Stato

Da Lineamenti di Filosofia del Diritto, 1820


§ 257. Lo Stato è la realtà dell’Idea etica. Esso è lo Spirito etico in quanto volontà
sostanziale, manifesta, evidente a se stessa, volontà che si pensa e si sa, e che
porta a compimento ciò che sa e nella misura in cui lo sa. Nell’ethos, lo Stato
ha la propria esistenza immediata. Nell’autocoscienza del singolo, nel sapere e
nell’attività del singolo, lo Stato ha invece la propria esistenza mediata. Da parte
sua, mediante la predisposizione spirituale, l’autocoscienza ha la propria Libertà
sostanziale nello Stato come nella propria Essenza, come nel fine e nel prodotto
della propria attività.

§ 258. Lo Stato, in quanto è la realtà della volontà sostanziale, ha questa realtà
nell’autocoscienza particolare che si è elevata fino alla propria universalità. In tal
senso, lo Stato è il Razionale in sé e per sé.

§ 260. Lo Stato è la realtà della Libertà concreta. Ora, la Libertà concreta consiste
nel fatto che la singolarità personale e i suoi interessi particolari, per un verso,
hanno il loro sviluppo completo e il riconoscimento del loro diritto per sé (nel
sistema della famiglia e della società civile); per altro verso, invece, essi in parte
passano da se stessi nell’interesse dell’universale, e in parte, con il loro sapere e
volere, riconoscono l’universale stesso: precisamente, lo riconoscono come loro
proprio Spirito sostanziale, e sono attivi in vista di esso come in vista del loro
fine ultimo. In questo senso, l’universale non vale e non viene compiuto senza
l’interesse, il sapere e il volere particolari, né gli individui vivono come mere persone
private in vista di questo interesse particolare: essi, piuttosto, vogliono a un
tempo nel e in vista dell’universale, e hanno un’attività consapevolmente rivolta
a questo fine.
Il principio degli Stati moderni ha questa immane forza e profondità: esso fa sì
che il principio della soggettività si compia fino all’estremo autonomo della particolarità
personale, e, ad un tempo, lo riconduce nell’unità sostanziale, conservando
così quest’ultima in quel principio stesso.

  Stato e Soggettività
Individuate nei testi le motivazioni per cui tra Stato e Soggetto non può esserci contrapposizione, ma anzi sviluppo del primo nel secondo.